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Google Play Music. Spazio ai senza-etichetta

La musica in una libreria online accessibile su cloud è il nuovo servizio che Google lancia in Italia, Spagna, Germania e Inghilterra. Si chiama Google Play Music. Non racconta nulla di diverso da iTunes, ma presenta una novità: il portale per gli artisti. Piattaforma con cui BigG spera di offrire maggiori vantaggi rispetto ad Amazon e iTunes, facendo in modo da permettere ai musicisti indipendenti di vendere la loro musica digitale direttamente ai loro fan via Web e Android Market e di tenere per se il 70% degli utili, Google ha creato il suo modello economico intelligente che potrebbe dar luogo ad una generazione di artisti che sempre più sviluppano applicazioni parallele.

Google PlayPagando $ 25 al momento dell'iscrizione e nulla più, i musicisti sono in grado di creare un loro profilo personalizzato ed hanno così la possibilità di distribuire album e brani singoli direttamente agli ascoltatori senza l'aiuto di agenti. Una volta configurato il profilo, gli artisti possono caricare le canzoni, fissare un prezzo per ogni traccia e promuovere le clip corrispondenti e i video. Mentre Google trattiene il 30% di tutte le entrate, i creatori ottengono il vantaggio di essere in grado di controllare i prezzi, mantenere la proprietà del loro catalogo ed eliminare intermediari. Funziona in maniera molto simile al modo in cui gli App Store operano per gli sviluppatori di software, aumentando notevolmente la possibilità che le voci emergenti dell'underground godano di un canale diretto con i loro fan, il tutto mantenendo la maggior parte dei ricavi.

Mentre i già esistenti servizi high-tech come CD Baby e Tunecore offrono dei canali di distribuzione digitale indipendenti direct-to-market, molti di loro comportano costi più alti, alcune spese ricorrenti e una visibilità limitata. Oltre a una maggiore estensione e minori costi iniziali di installazione, Google Music offre anche il vantaggio di free song sharing e la promozione attraverso l'integrazione con la rete sociale Google+. Al di là di una immediata pronta disponibilità su oltre 200 milioni di dispositivi Android, gli utenti saranno inoltre presto in grado di acquistare musica direttamente da pagine che le band hanno su YouTube con l'introduzione di nuove caratteristiche imminenti.

In definitiva Google offre uno strumento alle band per distribuire, promuovere e vendere musica senza dover per forza avere un manager che si occupi di produzione e distribuzione. Offre anche agli appassionati di tutti i giorni la possibilità di imbattersi in artisti che difficilmente, senza l’aiuto dell’high-tech, avrebbero raggiunto le loro orecchie. I vantaggi che derivano dall’espandere i propri orizzonti musicali partendo da una moltitudine di punti di contatto ad alta tecnologia senza che i soldi per promuoversi costituiscano più un ostacolo, potrebbero fare di Play Music il comodo supporto che sostiene i gruppi nella loro lotta per conquistare lo status di headlining band.